lunedì 31 gennaio 2011

Gordon Ramsay beccato mentre pesca squali...

Secondo quanto riportato dal Daily Mail, Gordon Ramsay, noto chef che si è erto a difesa degli squali contro l'abominevole pratica dello shark finning, dedicando al problema anche un programma tv ed esponendosi in prima persona ( ne avevo parlato in questo post ) sarebbe stato beccato a pesca di squali, in Florida..
Un bull shark ed uno squalo martello catturati, uccisi e spediti a far imbalsamare.
Certo, è un episodio di 18 mesi fa e si può sempre dire che l'esperienza abbia poi portato il famoso chef sulla retta via ma....
...Gordon, che figura di merda !!!

venerdì 28 gennaio 2011

Un'immagine per il weekend


Rock Islands - Palau - Micronesia

Commercio di pinne di squalo vietato a Guam e nelle Marianne


Buone notizie dall'Oceano Pacifico:

Secondo quanto riportato dal Pacific News Center, Guam e il CNMI (Commonwealth of the Northern Mariana Islands) applicheranno lo Shark Conservation Act (di cui ho parlato nei giorni scorsi) per cui il commercio di pinne di squalo sarà vietato in ogni sua forma.
Speriamo che altri paesi aderiscano quanto prima....

Di seguito l'articolo originale:


Local Legislation Introduced To Ban Shark Finning


Guam- With over 100 million sharks killed worldwide every year by commercial fishing, Guam and the CNMI are joining in on the nationwide effort to ban shark finning.

In fact, Vice Speaker BJ Cruz and Senator Rory Respicio have teamed up to introduce Bill 44, which prohibits the trading and selling of shark fins and ray parts. While the Vice Speaker is off island, Senator Respicio explains the federal Shark Conservation Act already makes it illegal to import shark fins. However, this measure makes it possible for the local enforcement of the shark fin ban as well.

“People need to recognize that sharks do provide some contribution to maintaining the ecosystems there” said Respicio. “They are natural born predators and there's really no need the way they harvest these sharks just for finning. They take the fin and then they leave the shark to bleed to death and just die. It's just a very brutal and gruesome way.”

Respicio says he realizes they might be facing some resistance from commercial fishermen, but adds that local fishermen will not be harmed by the bill because federal law already prohibits importing shark fins. He mentions it's time to tighten the loop in Micronesia.

giovedì 27 gennaio 2011

I delfini di Ulong Channel - Micronesia

Ulong Channel - Palau - Micronesia - Luglio 2010

Incontro con un grande branco di stenelle, durante le navigazione nel tratto di mare tra Ulong Island e Ulong Channel.
La qualità del video è un po' bassa, poichè è stato girato con la macchina fotografica, ma mi emoziona comunque rivederlo :-)




mercoledì 26 gennaio 2011

Balena di 25 metri spiaggiata in Versilia

Triste notizia: un cetaceo di 25 metri si è spiaggiato sulle coste della Versilia, in prossimità del Parco di San Rossore.
Di seguito l'articolo del Corriere della Sera:

Grande balena spiaggiata in Versilia
I pescatori l'avevano vista agonizzare. Le cause della morte: o troppi sacchetti di plastica o una malattia

PISA – A vederla agonizzare, in mare aperto, sono stati alcuni pescatori di Viareggio. «Aveva perso l’orientamento, sembrava respirasse anche a fatica», hanno raccontato. Per due giorni, Regina una balena di 25 metri, ha lottato davanti alle coste della Versilia e poi, nella notte tra mercoledì e giovedì, si è spiaggiata nel parco di San Rossore, tra il fiume Morto e il Serchio, nel comune di San Giliano Terme (Pisa), a tre chilometri dall’ex villa presidenziale del Gombo dove ha trascorso le vacanze anche Tony Blair.

L’hanno trovata giovedì mattina alcuni addetti del Parco che hanno dato l’allarme e hanno battezzato il cetaceo con il nome di Regina perché per il suo ultimo viaggio ha scelto l’ex tenuta reale (e poi presidenziale) di San Rossore, oggi trasformata in parco naturale. «Abbiamo avvertito immediatamente la Forestale e gli esperti del Centro di biologia marina di Livorno – spiega il presidente del parco Giancarlo Lunardi -. A prima vista sembra un esemplare adulto. E’ la prima volta che sulla spiaggia del parco si arena una balena. E’ una cosa impressionante e come amanti dell’ambiente ci dispiace molto».

Regina ha scelto di morire in una delle zone meno inquinate del litorale, davanti appunto all’oasi strappata a insediamenti urbanistici e industrie. Le cause della sua morte sono ancora da accertare e solo l’esame sulla carcassa darà nei prossimi giorni una conferma. Gli esperti però parlano di due possibili ipotesi: meccanica (la balena potrebbe aver ingerito una grande quantità di sacchetti di plastica) e biologica (è stata colpita da una malattia). La carcassa sarà custodita probabilmente nel museo di storia naturali di Calci, in provincia di Pisa.

Marco Gasperetti

Foto tratte da il Tirreno

martedì 25 gennaio 2011

Squali balena di notte - Djibouti

Fantastico video di 4 squali balena che di notte si cibano del plancton attirato dalle luci di una barca sub al largo di Djibouti (in italiano Gibuti ).

ATTENZIONE: VIDEO CON MUSICA !!!
WARNING: VIDEO WITH MUSIC !!!

lunedì 24 gennaio 2011

Obama e lo Shark Conservation Act

Photo by Nancy Boucha, www.scubasystems.org 2005/Marine Photobank

Buone notizie per gli squali americani da Xray Magazine:

Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha firmato lo "Shark Conservation Act" con il quale proibisce l'odiosa pratica dello "shark finning"(tagliare le pinne agli squali ancora vivi e ributtarli in mare a morire, per poi rivendere questi macabri trofei sul mercato asiatico, dove sono richiestissimi e pagati a peso d'oro quali ingrediente principale della zuppa di pinne di squalo) sia nelle acque statunitensi sia alle imbarcazioni americane in generale.
Gli squali pescati devono essere provvisti di pinne ed inoltre è vietato il trasporto delle sole pinne, anche da parte di imbarcazioni non dedite alla pesca.
Si vieta anche il commercio di frutti di mare ed altro pescato proveniente dai paesi che praticano lo shark finning.
Speriamo che sia un segnale forte e che sia imitato da altre nazioni.
E che la foto sopra sia una delle ultime.....

Ecco l'articolo originale, da X-ray:

President Obama Signs Shark Conservation Act

President Obama has signed into force the Shark Conservation Act, which prohibits almost all shark finning by U.S. vessels and in U.S. waters.
The act requires any U.S. vessel to land sharks with their fins attached and prevents non-fishing vessels from transporting fins without their carcasses.

The new law also allows the United States to block seafood imports from countries that permit shark finning.
Shark finning-the practice of removing fins from sharks at sea-has expanded worldwide due to rising demand for shark's fin soup in Asia. Because shark bodies are largely inedible and without commercial value, live sharks may be discarded at sea to die slowly after their fins have been removed. The new law is intended to stop this practice by requiring vessels to retain sharks intact, thereby making fishing for sharks or bringing aboard sharks that have been caught accidentally labor-intensive and thus not profitable.
The President signed the act on January 4, two weeks after the House and Senate passed the bill.

venerdì 21 gennaio 2011

Squali elefante e balene ad Olbia !!!

Buone notizie per i nostri mari: nei giorni scorsi, nelle acque antistanti Olbia (Sardegna) sono stati avvistati 2 esemplari dell'innocuo squalo elefante (Cetorhinus maximus) e 2 di balena (peccato non saperne la specie) intenti a cibarsi di plancton nell'Area Marina Protetta di Tavolara.

Di seguito l'articolo tratto da La Nuova Sardegna.
Foto di Egidio Trainito.




Squali e balene superstar, i giganti del mare solcano le acque di Tavolara
Avvistati due esemplari di 20 metri a Punta Timone e Molarotto: ghiotti di plancton, si concedono ai fotografi

OLBIA. Danzano sul velluto blu delle acque di Tavolara. Squali e balene, signori del mare, scivolano eleganti, vanitosi. Quasi consapevoli di essere delle superstar. Osservati, studiati, fotografati nelle loro evoluzioni dagli uomini dell'Area marina protetta. Hanno scelto le placide acque della Gallura per svernare. Giganti dei mari che da alcune settimane arrivano puntuali all'appuntamento quotidiano con gli scienziati del mare per il loro set fotografico.

Due diversi avvistamenti, in due aree non troppo lontane tra loro. A Punta Timone, dietro Tavolara, in zona militare, due squali elefante banchettavano. I pesci sono innocui si nutrono di plancton e piccoli crostacei. «Della coppia fanno parte un maschio di 10 metri e una femmina di 7 metri e mezzo - spiega Pier Panzalis, uno dei biologi dell'Area marina protetta -. Siamo riusciti ad avvicinarci mentre si nutrivano».


Ma anche grazie alla collaborazione con il Centro di ricerca mammiferi marini, il Crimm, sono state avvistate più volte nella zona vicino a Molarotto due balene. «Due esemplari imponenti di 20 metri - dice la vicepresidente del Crimm, la biologa marina Francesca Magnone -. Un avvistamento che acquista un senso particolare, non troppo frequente nelle coste della Gallura. Ancora più raro vederle mentre si nutrono. Non è un caso che le balene si siano fermate nella zona A, quella di tutela integrale dell'Area marina protetta, in cui l'effetto riserva è più marcato». Balene buongustaie che hanno scelto una delle zone più ricche di plancton.


«Questi mammiferi si vedono di solito lontano dalla costa, in acque profonde - continua Magnone -, solo in rare occasioni si avvicina alle coste per alimentarsi. Le balene non hanno denti, ma fanoni, lamine sfrangiate in setole che utilizzano come setacci per filtrare plancton e pesci di cui si nutrono. Anche se innocuo è importante averne rispetto visto la mole imponente».



Negli scatti del naturalista Egidio Trainito si possono ammirare gli squali mentre si concedono ai fotografi durante il lauto pasto. «Per noi è la conferma che andiamo verso la giusta direzione - continua Panzalis, dell'Amp -. A Tavolara si moltiplicano i passaggi di specie protette che si avvistano raramente vicino alla costa. Osservare due balene da 50 tonnellate muoversi agili vicino a Molarotto è un'emozione che ripaga dei tanti sforzi. Ma per noi è prima di tutto un prezioso elemento di studio. Là c'è la zona di riserva integrale, in cui è vietato l'accesso all'uomo. È un'area di ripopolamento». Un laboratorio all'aperto voluto con forza dal direttore dell'Amp, Augusto Navone. Un laboratorio in cui le specie crescono in assenza del loro più pericoloso nemico. L'uomo.

giovedì 20 gennaio 2011

Un cliente molto speciale...

Inquietante avventura riportata dal giornale online Central Queensland News :

Dopo le alluvioni e gli allagamenti nella zona di Brisbane (Australia) delle scorse settimane, Steve Bateman, un macellaio di Goodna, decide di fare un salto nel suo negozio completamente allagato per aprire una porta a vetri per cercare di far defluire l'acqua.

foto del centro commerciale tratta da Mums Notebook

Ad aspettarlo, un cliente molto speciale: un Carcharhinus Leucas , meglio noto come Bull Shark, squalo toro o leucas.

Steve si immobilizza per un tempo indefinito, con l'acqua che gli arriva all'altezza del petto, attendendo che lo squalo se ne vada.
Ma non appena questo accade, un altro cliente entra a curiosare nel negozio: un serpente lungo 2 metri.
Non c'è che dire: centro commerciale molto ben frequentato :-)

mercoledì 19 gennaio 2011

Squali daltonici

E' di ieri la notizia, riportata da The Telegraph che, secondo gli studi effettuati dall' "Università dell'Australia Occidentale" e l' "Università del Queensland, alcune specie di squali vedrebbero in bianco e nero.
Il titolo della ricerca è "Microspectrophotometric evidence for cone monochromacy in sharks" di Nathan Scott Hart, Susan Michelle Theiss, Blake Kristin Harahush e Shaun Patrick Collin (potete leggerla in originale qui al costo di 34€).
Esaminando le retine degli squali, si è scoperto che posseggono solo un tipo di cono, per cui non sarebbero in grado di distinguere i colori (a differenza dell'uomo, che ha 3 tipi di coni sensibili al rosso, verde e blu) quindi la loro visione risulterebbe monocromatica (in bianco e nero).
Tra le 17 sepecie sotto esame anche lo squalo tigre (Galeocerdo cuvier), il bull shark o squalo Zambesi (Carcharhinus leucas), lo squalo di Port Jackson (Heterodontus portusjacksoni).
Anche alcuni mammiferi marini quali balene, delfini e foche sono giunti a questa evoluzione della visione ad un solo cono.
Sebbene lo studio sia molto interessante e parta da presupposti scientifici, arriva poi a fantasiose conclusioni, quali che per evitare un eventuale attacco da parte di uno squalo, basti indossare un costume dal colore chiaro, che non crei troppo contrasto con l'ambiente circostante....
E che subacquei e surfisti vengano attaccati poichè indossano mute nere...
Rilevante invece il fatto che questa conoscenza porterà (si spera) allo studio di nuove esche da utilizzare per la pesca con le longlines con colori che non attirino gli squali.

martedì 18 gennaio 2011

Quanto darei per passare un'ora con...


...un cucciolo di una tonnellata !!!

Il Daily Mail riporta la grande emozione del videoperatore Roger Munns che, mentre si trovava al largo delle isole Tonga (Oceano Pacifico) per girare un documentario sul corteggiamento delle balene megattere, si è trovato a giocare per un'ora con un cucciolo di una tonnellata.
Qualche foto di questa straordinaria avventura:



lunedì 17 gennaio 2011

Aggiornamenti da Sharm: pesca e snorkeling


CDWS ha pubblicato 2 aggiornamenti su ciò che si può e non si può fare a Sharm:

- è consentito lo snorkeling dalla barca
-
è vietata la pesca sportiva lungo tutta la costa del Golfo di Aqaba (Sharm, Dahab, Nuweiba, Taba)
foto tratta da Giorgio Taverniti Blog

sabato 15 gennaio 2011

Un' immagine per il weekend: Florian Schulz

Oggi vorrei essere....in un punto imprecisato di questa foto di Florian Schulz:
Se non fosse chiaro, tutta quella massa scura è un gigantesco branco di mobule...

Zoom della foto: una delle migliaia di mobule compie uno spettacolare balzo fuori dall'acqua:

venerdì 14 gennaio 2011

Le Avventure di Sammy

Voglia di mare, di immersioni ma fa ancora troppo freddo?
"Le avventure di Sammy" (Eagle Pictures), un cartone animato veramente piacevole, divertente ed abbastanza realistico (tranne il gatto! Orribile!).
Peccato non averlo visto in 3D.


Il trailer:




e qualche clip:







mercoledì 12 gennaio 2011

Cosa sta succedendo in Costa Rica?

foto tratta dal sito di Eco Presevation Society

Costa Rica.
Uno dei migliori posti al mondo per le immersioni con gli squali.
Ma sbrighiamoci: questo paradiso sta per essere distrutto.
Pare infatti che il muro di silenzio sugli orrori perpetrati da anni lungo le coste e nei porti di questo Paese, si stia sgretolando.
Il web è ricco di articoli, foto e filmati sull'esasperato
"shark finning" che quotidianamente viene operato in Costa Rica.
I giornalisti ed i biologi che denunciano il massacro degli squali alle autorità, vengono minacciati e cacciati dalle autorità stesse ( è di questa settimana l'aggressione a Gordon Ramsey : guarda i suoi video in fondo a questo post ).
Forse solo una vasta presa di posizione dell'opinione pubblica può fare qualcosa.
Nel mio piccolo cerco di diffondere le notizie su questo scempio.
Qualche articolo:


Qualche video ( attenzione: contengono immagini di squali ancora vivi a cui vengono tagliate le pinne! ):



Gordon Ramsay in un deposito di pinne di squalo:



Gordon Ramsay in osservazione su una barca che pratica lo shark finning:

martedì 11 gennaio 2011

Kesen-numa City: l' Inferno degli squali

Kesen-numa City, Giappone.
Kesen-numa City, la capitale dello Shark finning.
Kesen-numa City, l'Inferno degli squali.


Da non perdere l'agghiacciante reportage di Alex Hofford, da cui sono tratte le immagini ed il video.

Per stomaci forti.

http://www.alexhoffordphotography.com/




lunedì 10 gennaio 2011

Grecia, una speranza per la foca monaca


Articolo e foto tratti da X-ray Mag

Buone notizie per una delle specie di mammiferi marini più a rischio al mondo, la foca monaca (Monachus monachus): in Grecia ne è stata scoperta un'importante colonia.
Alexandros Karamanlidis, coordinatore scientifico della società Mom per lo studio e la potezione della foca monaca, spiega che la sensazionalità della scoperta sta nel fatto che la colonia vive "liberamente" sulle spiagge di questa isola, tenuta segreta in modo che gli animali non vengano disturbati.
La rarità degli incontri con la foca monaca è dovuta, oltre all'esiguo numero di esemplari rimasti in Mediterraneo (stimati a 600), al fatto che questi mammiferi conducano una vita molto ritirata, nascondendosi in grotte ed anfratti a causa dell'uomo.
Ciò contribuisce purtroppo all'alta mortalità dei cuccioli, dovuta alla pericolosità dei loro rifugi in caso di tempesta.

giovedì 6 gennaio 2011

Sharm: spiagge di nuovo chiuse

La spiaggia di Ras Bob, con l'isola di Tiran sullo sfondo; foto tratta da www.sharmegitto.wordpress.com

E' di un paio di giorni fa (ma è passato sotto silenzio fino ad oggi, forse per garantire le partenze dell'Epifania) il nuovo decreto del Governatore del Sud Sinai che sancisce nuovamente la chiusura delle spiagge a Sharm el Sheikh.
Dopo averle riaperte solo pochi giorni fa....
A questo punto è chiaro che la sicurezza dei bagnanti è stata relegata in secondo piano rispetto agli affari turistici legati al periodo natalizio.
Cercherò di scoprire se quest'ennesima chiusura sia legata a qualche avvenimento (leggi incidente) specifico.

In poche parole sono vietate, fino a nuovo comunicato, le immersioni con partenza da riva (shore diving) tranne che a Sharm el Maya, Naama Bay, Ras Umm Sid, Sharks Bay, Ras Gamila, nel Parco Nazionale di Nabq (a nord di Nakhlet Eltal) e nelle aree designate del Parco Nazionale di Ras Mohammed.

Di seguito il decreto, tratto dal sito della CDWS (Chamber of diving and water sports):

4 January 2011: copy of decree # 3 for the year 2011
Tuesday, 4 January 2011

CDWS would like to inform members that the Governor of South Sinai has issued decree number 3 for the year 2011.
The decree states the following:

- House reef shore diving is now banned in Sharm el Sheikh, with the exception of the following areas: Sharm el Maya, Naama Bay, Ras Umm Sid, Sharks Bay, Ras Gamila and Nabq National Park (north of Nakhlet Eltal).

- Shore diving is allowed in the following areas: Sharm el Maya, Naama Bay, Ras Umm Sid, Sharks Bay, Ras Gamila and Nabq National Park (north of Nakhlet Eltal) as well as designated areas in Ras Mohammed National Park.

CDWS is working to have this ban lifted, and will inform members as soon as there are any further developments.

mercoledì 5 gennaio 2011

Buona notizia per gli squali tigre dei Sudafrica: arriva ZIBS !!!

Si è conclusa nel migliore dei modi la lunga controversia sul "Bait system" in Sudafrica, che ha tenuto banco nei mesi scorsi sul web.

Ho seguito e trovato molto interessante la personale battaglia sostenuta da Wolfgang Leander sul suo blog , conclusasi molto felicemente riuscendo a spronare con successo gli operatori della zona a trovare un metodo più "gentile" :-)

Di seguito qualche post (in inglese) corredato da splendide foto, per chi volesse approfondire:

http://fleander.blogspot.com/2010/06/tiger-sharks-of-aliwal-shoal-as-mighty.html
http://fleander.blogspot.com/2010/08/to-bait-or-not-to-bait-sharks-that-is.html
http://fleander.blogspot.com/2010/10/tiger-shark-baiting-in-south-africa.html
http://fleander.blogspot.com/2010/10/tiger-shark-baiting-in-south-africa.html
http://fleander.blogspot.com/2010/10/tiger-shark-baiting-in-south-africa_21.html
http://fleander.blogspot.com/2010/11/tiger-shark-baiting-in-south-africa.html
http://fleander.blogspot.com/2010/12/tiger-shark-baiting-in-south-africa-now.html
http://fleander.blogspot.com/2010/12/important-follow-up-on-my-last-blog-re.html
http://fleander.blogspot.com/2011/01/zibs-end-of-bitter-tiger-shark-baiting.html

In molti siti di immersione del Sudafrica (ad esempio Aliwal Shoal) fino a ieri si utilizzavano contenitori di acciaio (spesso veri cestelli di lavatrice opportunamente modificati) riempiti di pesce e olio di sardine, aggangiati a catene ed utilizzati come esca per richiamare gli squali (in particolare tigre, zambesi e limbatus) il cosiddetto "bait system".


Foto W.Leander, Aliwal Shoal 2008

Questo sistema è stato a lungo criticato perchè causa notevoli danni alla dentatura e alla mandibola degli squali e non solo, dato che ultimamente qualche esemplare è rimasto impigliato nei cavi... Foto W.Leander, Aliwal Shoal 2008
Foto W.Leander, Aliwal Shoal 2010

Il costruttivo dibattito tra le parti ha portato ad una felice soluzione, trovata da Allen Walker: ZIBS (Zero Impact Baiting System) costituito semplicemente da un'enorme palla di gomma del tipo utilizzato nelle palestre, bucherellata appositamente per lasciar uscire l' "effluvio" dell'olio di sardine e dei pezzi di pesce:


Anche i cavi sono ricoperti di gomma, per ridurre al minimo l'impatto sulla dentatura degli squali.

Ora la speranza è che tutti i diving centers della zona adottino questo metodo "gentile" nel più breve tempo possibile ...

martedì 4 gennaio 2011

Un uomo un mito

Foto Sijmon de Waal

Confesso.
Adoro un settantenne.

Non so se sia perchè con quelle pinne da apnea e quella muta nera mi ricorda tanto mio padre;
non so se sia perchè ama gli squali alla follia;
non so se sia perchè fa delle foto meravigliose
...o semplicemente perchè è totalmente pazzo :-)

Da tempo seguo il blog di Wolfgang Leander, classe 1941, che vive in Bolivia ma che passa più tempo con i "suoi" squali tigre che non sulla terraferma, ed ogni volta mi stupisce la passione che traspira da ogni singolo pixel.

foto Paul Spielvogel

lunedì 3 gennaio 2011

Barriere elettromagnetiche antisqualo a Sharm? Prime smentite !

Qualche giorno fa ho scritto un post su un presunto comunicato stampa ufficiale con il quale si informava dell'intenzione di circondare le spiagge ed i reef di Sharm el Sheikh con delle fantomatiche barriere elettromagnetiche antisqualo.
Pare che invece il Governatore del Sud Sinai abbia già smentito il coinvolgimento di Riccardo Sturla Avogadri in un eventuale progetto di protezione delle coste.



photo by Mark Addison

Riassuntino veloce:

Riccardo Sturla Avogadri diceva:
"Il progetto consiste in una barriera ad onde elettromagnetiche creata attraverso degli elettrodi disposti di fronte le spiagge che faranno da filtro solo per gli squali e le razze non per gli altri pesci. (...) Questo tipo di tecnologia esiste già per difese personali ma nel mondo non è mai stata usata per proteggere una intera area. Il progetto è piaciuto molto e il giorno dopo siamo stati autorizzati a recarci in mare aperto al limite del parco marino per attirare dei Longimanus. Il Governatore ha anche richiesto al parco marino di collaborare con noi.(...)
Al momento abbiamo ricevuto l’incarico di costruire 13 barriere di 100 mt per i principali hotel di Sharm El Sheikh."


Il Governatore, General Abdel Fadeel Sousha, invece pare abbia dichiarato questo:
"He (the company's owner) showed us a video in a meeting in Sharm El-Sheikh on devices used to protect beaches from sharks and made verbal and purely theoretical proposals that didn't persuade me on a personal level," said General Sousha. "I asked him for a practical demonstration in front of a committee of experts so we could be sure the devices work effectively. This still hasn't happened."

In italiano:
"Il proprietario della società (Riccardo Sturla Avogadri n.d.a.) ci ha mostrato, durante un meeting a Sharm el Sheikh, un video sui dispositivi utilizzati per proteggere le spiagge dagli squali e ci ha fatto proposte solo verbali e teoriche che non mi hanno persuaso a livello personale. Gli ho chiesto una dimostrazione pratica di fronte ad una commissione di esperti, in modo da essere sicuri che il dispositivo funzioni effettivamente. Questo non è ancora accaduto."

Articolo completo da Ahram Online:


Governor denies agreeing electro-magnetic shield to prevent sharks
Experts say the electro-magnetic shield shocks swimmers not sharks
Dalia Farouq, Sunday 2 Jan 2011

General Abdel Fadeel Sousha, governor of South Sinai, has denied media reports that he has agreed with the owner of an Italian company (Shark Academy) to install an electro-magnetic shield along the Sharm El-Sheikh coastline to protect it from shark attacks.

"He (the company's owner) showed us a video in a meeting in Sharm El-Sheikh on devices used to protect beaches from sharks and made verbal and purely theoretical proposals that didn't persuade me on a personal level.

"I asked him for a practical demonstration in front of a committee of experts so we could be sure the devices work effectively. This still hasn't happened."

Shousha went on to add that "Shark Academy's claim that it has started supplying thirteen hotels in Sharm El-Sheikh is incorrect because it hasn't backed up its claims and we won't allow our coasts to be an experimental field for untested devices and hardware or half-solutions that expose the lives of our guests to risks."

Shousha's scepticism is well founded according to Ziad Basel, chairman of the technical committee of the Chamber of Diving Tourism and Marine Activities.

Basel, explained that the electro-magnetic shield that Shark Academy proposed is not certified by scientists according to criteria applied anywhere in the world.

According to Mary Levine, head of Princeton University's shark research institute and part of the team of experts that looked into reasons for the spate of shark attacks in Sharm El-Sheikh last December, the electro-magnetic shield doesn't work.

The system, she revealed, has already failed to prevent sharks from entering swimming areas in Natal, South Africa. Instead swimmers received a shock as they swam.

Even when the system was developed and produced in a different form by an Australian company under the name Shark Shell, it also failed to protect swimmers from shark attacks.