venerdì 29 aprile 2011

Un'immagine per il weekend - D.Doubilet


photo David Doubilet - North Sound - Cayman Islands


Tralasciando che Doubilet è un grande Fotografo...
adoro la "fumettatura di questa immagine !!!

giovedì 28 aprile 2011

E stasera....pesce per tutto il villaggio !!!!




Secondo l'articolo riportato dall'International Business Times, qualche giorno fa sarebbe stato ritrovato, spiaggiato lungo la costa di Guangdong (Cina), un esemplare di un pesce sconosciuto.
Niete di strano, è successo altre volte....se non fosse per le straordinarie dimensioni dell'animale: 16 metri di lunghezza per un peso stimato di oltre 4 quintali !!!!
Purtroppo non si sa se l'avanzato stato di decomposizione del pesce consentirà di scoprire di più...
Secondo testimoni locali, al momento della scoperta l'animale era "imbragato" con alcune corde, probabilmente da pescatori del posto che poi l'hanno abbandonato a causa delle ovvie difficoltà di trasporto.

Di seguito l'articolo originale:

55 Feet Long Unknown Fish Species Found in China

A 55 feet long fish has been found in the seashore of Guangdong, China.
According to a local newspaper, the big fish weighs at least 10,000 pounds.
Hwang, a 66-years-old fisherman living in the near area, said he has never seen anything like this in his whole life and that the fish was tied with ropes when it was first found.
Many people have flocked to see this strange specimen since its discovery, although its rotting corpse already emits a foul smell.
The people living in the area think the fish was caught by some fisherman but was abandoned due to its heavy weight, hence the ropes.
Due to the serious decay of the fish's body, it is almost impossible to identify the species, according to the local newspaper.
The fish was discovered on April 25th.

martedì 26 aprile 2011

VERGOGNA /2 !!!!!



Ad 1 anno esatto dall'immane disastro ambientale causato dalla piattaforma petrolifera della BP in America e dopo aver parlato di questa
vergogna sull'Adriatico, lo stesso tema si ripropone ( nel silenzio generale ) anche per il Canale di Sicilia...

Alcuni stralci da un agghiacciante articolo da La Repubblica di oggi:

La Transunion ha già annunciato ai comuni iblei che a fine aprile inizierà a sondare il fondale dello specchio d'acqua davanti a Pozzallo, a 27 chilometri dalla costa. L'Audax, invece, di sonde non ha più bisogno: in estate, si legge sul suo sito web, potrebbe cominciare a trivellare a 13 miglia da Pantelleria. Non molto lontano, nei dintorni delle Isole Egadi, anche la Northern Petroleum riscalda i motori delle sue piattaforme.
Sotto l'ombra dell'inferno libico e quella di un possibile blackout energetico, la primavera delle trivelle sul mar Mediterraneo - esorcizzata dal ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo che prometteva di difendere a spada tratta il Canale di Sicilia, costi quel che costi - è oramai alle porte.

...
La Northern Petroleum lo sa e lo scrive: "La legislazione italiana che vieta le trivellazioni off-shore entro le 12 miglia dalla costa - si legge nel comunicato - avrà un effetto irrilevante sugli assetti della compagnia". Così, in barba al no della Regione e a quello dei sindaci, la Northern fa sapere di poter estrarre dai suoi giacimenti ben 4 miliardi di barili che tradotti in quattrini significano 400 miliardi di euro nelle tasche dei petrolieri. Briciole o nulla per lo Stato italiano dove le royalty che le compagnie minerarie lasciano al territorio dove estraggono senza imporre franchigie arrivano a malapena al 4 per cento contro l'85 di Libia e Indonesia, l'80 di Russia e Norvegia, il 60 in Alaska, e il 50 per cento in Canada.
"Al di là dell'aspetto ecologico, per l'Italia le trivelle sono anche antieconomiche" spiega Mario Di Giovanna, portavoce di "Stoppa la Piattaforma".
"Se ci adeguassimo agli standard delle royalty degli altri paesi, facendo i conti della serva, potremmo estinguere, solo con una minima parte del canale di Sicilia, il 25 per cento del debito pubblico italiano".

giovedì 21 aprile 2011

Un'immagine per il weekend - A.Mustard - #2

Nell'uovo di Pasqua vorrei trovare....

...QUESTO !!! :-)

Phycodurus eques - Photo by Alex Mustard


Il Leafy Sea Dragon o Dragone foglia si trova solo nelle acque dell'Australia del Sud e fa parte della famiglia Syngnathidae come il cavalluccio marino ed il pesce ago cavallino di cui ho parlato qualche giorno fa...
Elegante e bizzarro, anche il Phycodurus eques fa del mimetismo il suo cavallo di battaglia.

Un interessante video da YouTube:

mercoledì 20 aprile 2011

Il pesce ago cavallino - video

Ieri ho parlato del pesce ago cavallino (Syngnathus typhle)
in questo post.
Ripensandoci, oggi, mi è venuto in mente che da qualche parte avrebbe dovuto esserci qualche piccolo video (girato con la macchina fotografica, niente di professionale, eh!)fatto ad Ustica nel 2007, da cui si può capire meglio come questo pesce riesca a mimetizzarsi perfettamente nel suo habitat:

martedì 19 aprile 2011

Strane creature: il pesce ago cavallino


Foto gentilmente concessa da Davide Lopresti.
L'immagine spettacolare mostra un paio di isopodi (parassiti) presenti nella bocca del pesce ago cavallino.


Una delle mie creature marine preferite nell'immagine di uno dei miei fotografi preferiti :-)
Il pesce ago cavallino,
Syngnathus typhle, è uno straordinario pesce della famiglia Syngnathidae ( quella dei cavallucci, per intenderci ) presente nei nostri mari ma molto difficile da individuare, in quanto vive nelle praterie di posidonia, nelle quali si mimetizza perfettamente per forma, colore e ...movenze!
Indovinate un po' dove è ????

Foto di Andrea Petrachi - Ustica 2007

lunedì 18 aprile 2011

Par condicio/2


Foto di David Doubilet - Maldive

Avevo già parlato di "Par condicio" e di "pari opportunità" in questo post: dopo il cavalluccio, anche il maschio del pesce pagliaccio Amphiprion frenatus si rivela un ottimo padre che si prende cura dei suoi piccoli...proteggendo il nido dai predatori ed ossigenando le uova con il movimento delle sue pinne.
Very cute!
:-)

venerdì 15 aprile 2011

VERGOGNA !!!!!

Mentre siamo distratti dal bunga bunga e dal processo breve, un' altra ignominia si sta perpetrando ai danni del nostro Paese.

Il Ministro dell' Ambiente (!) Prestigiacomo, ha infatti dato il via libera alla ricerca di petrolio nell' Adriatico a pochi chilometri dal Parco Marino delle Isole Tremiti (Puglia)....

Il tutto nel silenzio più assoluto.

Mi chiedo: ma la mattina, costoro che hanno queste belle idee, riescono a guardarsi allo specchio senza che il loro riflesso gli sputi in un occhio ?????

Un paio di stralci da Il fatto quotidiano:

"Sulle trivellazioni Stefania Prestigiacomo ci ripensa. Il 13 maggio 2010, mentre gli Stati Uniti erano alle prese con il disastro ambientale nel Golfo del Messico, il ministro dell’Ambiente ha espresso un deciso no alla ricerca indiscriminata di petrolio nel Mediterraneo. Ma appena dieci mesi dopo la Prestigiacomo ha firmato con il ministro per i Beni e le attività culturali Giancarlo Galan il decreto n. 126 del 29 marzo 2011 per dare il via libera alla ricerca di idrocarburi nell’Adriatico, a pochi chilometri dalla riserva marina delle isole Tremiti."

....

"Secondo Legambiente il progetto è “una follia”, che oltre a minacciare il patrimonio ambientale e stravolgere la politica energetica della regione, rischia anche di rivelarsi un flop economico: “Stanno aumentando sempre di più le istanze e i permessi di ricerca di greggio nel mare e sul territorio italiano – si legge in una nota -. Una ricerca forsennata per individuare ed estrarre le 129 milioni di tonnellate che, secondo le stime del ministero dello Sviluppo economico, sono ancora recuperabili da mare e terra italiani. Ma il gioco non vale la candela. Visto che il Paese consuma 80 milioni di tonnellate di petrolio l`anno, le riserve di oro nero made in Italy agli attuali ritmi di consumo consentirebbero all’Italia di tagliare le importazioni per soli 20 mesi”.

Altro stralcio dal Corriere della Sera:

"Le ricerche di petrolio avverrebbero infatti con la tecnica dell’«air gun», che prevede spari fortissimi e continui, ogni 5 o dieci minuti, di aria compressa che mandano onde riflesse da cui estrarre dati sulla composizione del sottosuolo. Un metodo, questo, che in tanti hanno giudicato dannoso soprattutto alla popolazione marina, perché potrebbero causare lesioni ai pesci, e soprattutto la perdita dell’udito. In sostanza, si tratta di continui spari di aria compressa".

sono senza parole....


:-@

giovedì 14 aprile 2011

Un incontro inaspettato...

Dal Daily mail online di oggi un simpatico articolo su un incontro decisamente inaspettato: Lynne Morris, 53enne scozzese, ha portato come sempre il suo cane di razza boxer a passeggiare lungo la spiaggia nei pressi di Fife. Mentre giocavano ad un "classico" (lei tirava una pallina da tennis in acqua ed il cane correva a recuperarla) un animale inconsueto ha fatto capolino: un cucciolo di foca !!! Il boxer, molto incuriosito, si è avvicinato annusando e studiando il nuovo amico che, un po' imbarazzato, gli ha rifilato una pinnata sul muso ! :-) Ecco la simpatica sequenza di foto (immagini di Lynn Morris):

L'articolo originale: Flippin' cheek! Moment an inquisitive boxer dog got a slap from a seal as he fetched a ball


By Daily Mail Reporter This inquisitive dog was left stunned when a playful seal gave him a friendly slap on the cheek after he bounded into the sea during a game of fetch. The seal suddenly appeared and patted the boxer dog on the face during the unusual encounter after he chased a tennis ball that had been thrown into the ocean by his owner. The young dog noticed the baby seal with its head poking out the water and instead of retrieving his ball, he circled his intriguing discovery. Tentatively, he walked up to the sea mammal for a sniff but was shocked when the fearless seal reached out to his face. In shock, he left the ball in the water after a few seconds and headed back to the shore. Grandmother Lynne Morris took the photographs while going for a stroll along the beach with her husband, in Fife, Scotland. The 53-year-old human resources manager said: 'We had been walking to Aberdour castle when we saw a woman playing fetch on the seafront. 'She threw the ball into the water and without hesitation the dog ran in. The ball landed near a seal and the dog was fascinated by the creature. 'Instead of reaching for his ball he began circling the seal. They were incredibly docile and it was wonderful to watch. 'I was shocked by how calm the dog was, he was quite big and if I'd seen him walking along the road I would've crossed to the other side of the street. 'Then, the dog went right up to the pup for a sniff and he cheekily slapped him on the face with its flipper. 'He was stunned and didn't fancy going near his ball so just headed back to his owner.' Lynne, from North Middleton, in Midlothian, Scotland, added: 'I think there is an animal sanctuary nearby that had recently released a couple of baby seals into the wild. 'I take my camera everywhere and couldn't believe how lucky I was to get this encounter on film, it was remarkable.'

mercoledì 13 aprile 2011

Chi l'ha detto che il golf è uno sport tranquillo ???

Da tempo giravano voci che nel laghetto del Carbrook Golf Club (Brisbane - Australia)ci fosse uno squalo...
Leggenda metropolitana ???
Mossa pubblicitaria ???
La storia era suffragata da un fondo di verità.
Nel 1990 il fiume adiacente al campo straripò e quando tornò nei suoi argini naturali, si constatò che molte specie ittiche erano finite nel lago...voci insistenti includevano tra i nuovi ospiti anche uno squalo!
Ma era un po' come il mostro di Lochness: tanti dicevano di averlo visto ma le prove lasciavano a desiderare...
Ma nell'era di Youtube, anche il fantomatico squalo aveva le ore contate !!!!




martedì 12 aprile 2011

3 curiosi video di delfini

3 curiosi video trovati su Youtube, con potagonisti i delfini:

Gatto e delfini:



delfini che giocano a "calcio" con le meduse:



delfini in un acquario che interagiscono con un visitatore "particolare":

lunedì 11 aprile 2011

Creature dagli abissi: lo squalo Goblin

Ho trovato un interessante trilogia di video dedicata a questo inquietante abitante degli abissi, lo Squalo Goblin (Mitsukurina owstoni)...peccato sia in giapponese :-(
Affascinante vedere lo squalo "dal vivo" con la bocca non estroflessa: generalmente l'iconografia mondiale lo propone sempre morto (!) e con l'apparato boccale in posizione di attacco.
Già il poverello non è un granchè in fatto di bellezza, conciato così poi ....
Queste rare immagini "live" restituiscono invece un po' di dignità a questo animale:



Il secondo video mostra l'originale meccanismo di estroflessione delle mandibole:



il meccanismo in funzione "dal vivo"...

venerdì 8 aprile 2011

Un'immagine per il weekend - I.Moreschi

Isabella Moreschi - Filippine 2006
Sarà che le temperature sono quasi estive... Sarà che questo lungo inverno mi pare ormai lontano... Sarà che ho tanta voglia di tropici... Sarà che le Filippine mi sono rimaste nel cuore... ...non so voi, ma oggi vorrei tanto essere su quella spiaggia !!! Buon weekend ! :-)

giovedì 7 aprile 2011

Un'altra specie a rischio estinzione :-(

Gli effetti del disastro ambientale causato dalla perdita di petrolio dalla piattaforma BP Deepwater Horizon, non accennano a diminuire, anzi...

Man mano che passano i mesi, si inizia ad avere un quadro più chiaro della situazione = danni incalcolabili all'ecosistema marino. L'ultimo aggiunto in ordine di tempo,riportato in questo articolo di Underwater times, è il rischio di estinzione per il cavalluccio marino nano, che vive nelle praterie di alghe del Golfo del Messico, Florida e Caraibi.

Già decimato a causa della pesca ai gamberetti e della riduzione delle fanerogame che costituiscono il suo habitat ( dal 1950 Alabama, Mississippi, Louisiana, Texas e le Bahamas hanno perso il 90% delle praterie di alghe)il cavalluccio nano si avvia verso l'estinzione con l'ulteriore colpo di grazia dovuto all'inquinamento da petrolio e dai diluenti riversati in mare per cercare di arginare il disastro.

La specie è stata iscritta nella lista "Endangered Species Act", per tentarne un'estremo salvataggio... :-(

Di seguito l'articolo originale, da cui è tratta anche l'immagine:

Group: Oil Disaster In Gulf Of Mexico Pushes Already Imperiled Dwarf Seahorse Closer To Extinction

NEW ORLEANS, Louisiana -- The Center for Biological Diversity today filed a petition seeking Endangered Species Act protection for the dwarf seahorse, a one-inch long seahorse that lives in seagrass beds in the Gulf of Mexico, Florida and the Caribbean. The seahorse is threatened with extinction due to pollution from the BP Deepwater Horizon oil spill, decline of seagrass throughout its range and commercial collection. "Our country's tiniest seahorse is just one of the many victims of ongoing pollution from the Gulf oil spill disaster," said Tierra Curry, conservation biologist at the Center and author of the petition. "The dwarf seahorse now needs Endangered Species Act protection to have a fighting chance of survival." The dwarf seahorse was declining even before the BP oil spill contaminated much of its remaining range. Oil pollution and dispersants used to break up oil are toxic to both seahorses and the seagrasses they need to survive. "Oil spills like the one nearly a year ago in the Gulf of Mexico exact a long and terrible toll on marine life, especially species like the dwarf seahorse that have already been struggling to survive," Curry said. "These kinds of catastrophic spills will continue to be a threat as long as our country continues to push for more and more offshore drilling." Since 1950 the state of Florida has lost more than half its seagrasses, with loss in some areas exceeding 90 percent. Seagrass loss has also been dramatic in Alabama, Mississippi, Louisiana, Texas and the Bahamas. Because the dwarf seahorse is a habitat specialist, loss of seagrass equates directly to seahorse population declines. The dwarf seahorse is the smallest of the four seahorse species found in the United States, and it is the third-smallest seahorse in the world. In addition to oil pollution, the seahorse's seagrass habitat is threatened by declining water quality, damage from boat propellers and shrimp trawlers, and global climate change. Seahorses are unique in that the males become pregnant and give birth to miniature versions of the adults. Seahorses form monogamous pair bonds, and partners meet each morning and perform a daily greeting ritual. Males wrestle with each other for access to mates, but once a pair bond is formed, seahorse couples ignore other seahorses. Dwarf seahorses live for only one year.

mercoledì 6 aprile 2011

Una questione...spinosa

E' di oggi un articolo di National Geographic intitolato "Squali contro pesci scorpione" che mi ha lasciata a dir poco sconcertata: A Roatan (Honduras - America centrale) i funzionari del Parco Marino, stanno cercando di abituare gli squali locali a mangiare i pesci scorpione (Pterois volitans) notoriamente velenosi, per tenerne sotto controllo la specie, giudicata invasiva. Per raggiungere lo scopo, migliaia di pesci scorpione sono stati uccisi dai subacquei ed offerti, morti o feriti, agli squali per abituarli al sapore della nuova preda. Se per migliaia di anni hanno snobbato questo tipo di pesce, ci sarà un perchè !!! Mi pare che la toppa per aggiustare il danno sia peggiore del danno stesso...soprattutto temo che vada a discapito di specie già a rischio estinzione come gli squali. Mah....sono basita... Riporto alcuni brani dell'articolo. Tutte le immagini sono di Antonio Busiello e sono tratte dal sito di National Geographic. Un Carcharhinus perezi (squalo delle acque tropicali dell'Atlantico Occidentale) addenta un pesce scorpione nelle acque cristalline del parco marino Roatan a largo dell'Honduras. Un pasto funzionale all'equilibrio ambientale. Lavorando con i funzionari del parco, i sub del luogo stanno provando a spingere gli squali a cibarsi di una specie invasiva proveniente dagli oceani Pacifico e Indiano. Privi dei loro naturali predatori i pesci scorpione si sono diffusi su larga scala nelle acque dei Caraibi e della costa sud orientale degli Stati Uniti, dopo essere stati introdotti accidentalmente in queste acque da un appassionato di acquari, una decina di anni fa. In Honduras "i sub che hanno familiarità con gli squali, hanno deciso di incoraggiarli a cibarsi di pesci scorpione" ha detto il fotografo Antonio Busiello, che ha documentato la loro attività con queste foto. "Se questi predatori cominciassero a cibarsi di pesci scorpione, in un tempo ragionevole questa specie sarebbe tenuta sotto controllo all'interno dell'ecosistema". (....) La diffusione dei pesci scorpione è una cattiva notizia per l'ecosistema corallino caraibico, perché rischiano di soppiantare le specie locali come le Lutjanidae o le cernie (Epinephelinae) in particolare dove sono già state decimate dalla pesca selvaggia. I pesci scorpione potrebbero inoltre eliminare preziose specie alla base della catena alimentare, come gli scaridi (o pesci pappagallo), che essendo erbivori prevengono la diffusione selvaggia di alghe e vegetali all'interno delle barriere coralline. (....) "Come in ogni angolo dei Caraibi, il parco marino Roatan sta cercando una soluzione; un'idea è quella di portare questi pesci sulle tavole e convincere le persone a cucinarli e mangiarli", afferma il fotografo Antonio Busiello. Si dice che il pesce scorpione sia gustoso una volta rimosse le spine velenose. "Durante una competizione organizzata dal parco, più di 1700 pesci scorpione sono stati cacciati e cucinati in un solo giorno" dice Busiello, che aggiunge "un sommozzatore con un fucile subacqueo ne ha uccisi da solo più di 60. Sono davvero ovunque". (....) "All'inizio, i sommozzatori hanno ucciso i pesci scorpione per darli in pasto agli squali, cercando di stimolarne il gusto" ha dichiarato Busiello. "In un secondo momento, per stimolare l'interesse degli squali, i sommozzatori hanno cominciato a lasciargli pesci scorpione feriti, in modo che potessero testarne il sapore. Dopo un po' gli squali hanno cominciato a cacciarli e inseguirli". Molti squali possono cibarsi di prede velenose, come i pesci scorpione, e non avvertire nessun effetto, secondo quanto riportato dal Museo di Storia Naturale della Florida. (....) "Gli effetti di questa attività non sono ecologicamente rilevanti fino a quando gli squali non predano intenzionalmente i pesci scorpione, senza bisogno dell'intervento umano" ha affermato Morris. "Speriamo un giorno di riuscire a documentare un predatore che agisce in questa maniera, ma per il momento non abbiamo riscontro".

martedì 5 aprile 2011

Gli squali volpe di Monad Shoal

Il blog The Best Shark Dive in the World riporta un'interessante ricerca sugli squali volpe che frequentano la "stazione di pulizia" (cleaning station) di Monad Shoal, Isola di Malapascua, Filippine.
Ho avuto il piacere di effettuare alcune immersioni in questo sito, nel 2006, e di vivere la "magia" di questa attesa.
Monad Shoal è una secca sommersa che emerge dal blu, un enorme "cilindro" che arriva fino a 24 metri dalla superficie, formando un pianoro.
Il paesaggio è lunare, a causa della pesca con dinamite praticata fino a pochi anni fa. Oggi invece è uno dei siti di immersione più rinomati di tutto l'arcipelago delle Filippine, proprio grazie alla presenza di numerosi esemplari di
Alopias pelagicus
che frequentano quotidianamente le numerose stazioni di pulizia presenti sul cappello della secca.
Le "visite" sono molto frequenti verso l'alba, per poi diradarsi nel corso della giornata. Oltre agli squali volpe, anche altri tipi di squali, mante e mobule apprezzano il lavoro dei piccoli pesci pulitori.

Di seguito il link alla ricerca portata avanti dall'associazione THE THRESHER SHARK research & Conservation project
(in inglese):

"Oceanic Sharks Clean at Coastal Seamount" di Simon P. Oliver, Nigel E. Hussey, John R. Turner, Alison J. Beckett.

ed alcuni video da Youtube: i primi 2 fanno parte dello studio (telecamera fissa senza la presenza del videoperatore), mentre l'altro è stato filmato da un sub.






lunedì 4 aprile 2011

Un nudibranco...nuovo di zecca !!!

La new entry: Chromodoris fentoni


Notizia del 31 Marzo scorso: i biologi del Florida Fish and Wildlife Conservation Commission scoprono casualmente una nuova specie di nudibranco proveniente dalle acque del Golfo del Messico tra i campioni di spugne, pesci ed altro, donati loro da Daniel Fenton (da cui il nome dato poi al nudibranco) di Brandon, un commerciante di esemplari da acquario. Insieme al Chromodoris fentoni, i biologi hanno documentato anche la presenza di un altro nudibranco, scoperto nel 1890 e mai più "incontrato": Glossodoris punctilucens.

Gli appassionati di macro ringraziano :-)


Di seguito l'articolo originale:


FWC biologists discover new species in Hillsborough fisherman’s catch Thursday, March 31, 2011

Biologists with the Florida Fish and Wildlife Conservation Commission (FWC), along with scientists from California State Polytechnic University, have identified a new marine species found in the Gulf of Mexico. A scientific publication released Thursday officially announced the discovery of Chromodoris fentoni, a type of shell-less snail known as a nudibranch (pronounced "nu-da-brank"). FWC biologists first observed this nudibranch when commercial aquarium-trade fisherman Daniel Fenton of Brandon donated sponges and other specimens to the FWC's Fish and Wildlife Research Institute (FWRI) in St. Petersburg in 2009. Fenton collected the specimens from the Gulf of Mexico, off Tarpon Springs. While sorting through the donation, FWRI biologists Nancy Sheridan and Joan Herrera observed the unusual creature. "We were not able to identify one of the nudibranchs and realized that it was possible we were seeing something entirely new," said Sheridan. "The discovery was especially rewarding because it resulted from a cooperative effort between industry and science." Herrera and Sheridan sent samples to Dr. Angel Valdes of California State Polytechnic University, and he verified that this species had never been documented. "The opportunity to work with Dr. Valdes, a world-class nudibranch expert, has been really exciting for us," said FWRI Curator of Collections, Dr. Joan Herrera. "At FWRI, we receive thousands of specimens each year, yet it is rare to find a species that is new to science." The article about C. fentoni appeared in the 2011 volume of the "American Malacological Bulletin," published Thursday, March 31. The article also notes that FWRI biologists found another species of nudibranch called Glossodoris punctilucens. This species had not been documented since 1890, except once in a photograph. A member of the phylum Mollusca, adult nudibranchs have external gills and no shell. They typically feed on sponges, corals, anemones and other sea life. Nudibranchs come in various shapes and sizes, ranging from 1/8-inch to 2 feet in length. C. fentoni is a colorful creature with bright red markings on an off-white background. Its oblong body reaches an approximate length of 1 inch.