Mentre siamo distratti dal bunga bunga e dal processo breve, un' altra ignominia si sta perpetrando ai danni del nostro Paese.
Il Ministro dell' Ambiente (!) Prestigiacomo, ha infatti dato il via libera alla ricerca di petrolio nell' Adriatico a pochi chilometri dal Parco Marino delle Isole Tremiti (Puglia)....
Il tutto nel silenzio più assoluto.
Mi chiedo: ma la mattina, costoro che hanno queste belle idee, riescono a guardarsi allo specchio senza che il loro riflesso gli sputi in un occhio ?????
Un paio di stralci da Il fatto quotidiano:
"Sulle trivellazioni Stefania Prestigiacomo ci ripensa. Il 13 maggio 2010, mentre gli Stati Uniti erano alle prese con il disastro ambientale nel Golfo del Messico, il ministro dell’Ambiente ha espresso un deciso no alla ricerca indiscriminata di petrolio nel Mediterraneo. Ma appena dieci mesi dopo la Prestigiacomo ha firmato con il ministro per i Beni e le attività culturali Giancarlo Galan il decreto n. 126 del 29 marzo 2011 per dare il via libera alla ricerca di idrocarburi nell’Adriatico, a pochi chilometri dalla riserva marina delle isole Tremiti."
....
"Secondo Legambiente il progetto è “una follia”, che oltre a minacciare il patrimonio ambientale e stravolgere la politica energetica della regione, rischia anche di rivelarsi un flop economico: “Stanno aumentando sempre di più le istanze e i permessi di ricerca di greggio nel mare e sul territorio italiano – si legge in una nota -. Una ricerca forsennata per individuare ed estrarre le 129 milioni di tonnellate che, secondo le stime del ministero dello Sviluppo economico, sono ancora recuperabili da mare e terra italiani. Ma il gioco non vale la candela. Visto che il Paese consuma 80 milioni di tonnellate di petrolio l`anno, le riserve di oro nero made in Italy agli attuali ritmi di consumo consentirebbero all’Italia di tagliare le importazioni per soli 20 mesi”.
Altro stralcio dal Corriere della Sera:
"Le ricerche di petrolio avverrebbero infatti con la tecnica dell’«air gun», che prevede spari fortissimi e continui, ogni 5 o dieci minuti, di aria compressa che mandano onde riflesse da cui estrarre dati sulla composizione del sottosuolo. Un metodo, questo, che in tanti hanno giudicato dannoso soprattutto alla popolazione marina, perché potrebbero causare lesioni ai pesci, e soprattutto la perdita dell’udito. In sostanza, si tratta di continui spari di aria compressa".
sono senza parole....
:-@
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