Foto da www.beniculturali.it
Freschissima notizia da Blog Sicilia:
Monete puniche nelle acque di Pantelleria
Potrebbe esserci un relitto sommerso
di BlogSicilia 24 giugno 2011 -
Un vero e proprio tesoro al largo di Pantelleria.
Circa 600 monete bronzee del III sec. a.C sono state scoperte nel corso delle indagini archeologiche subacquee per la valorizzazione dei siti sommersi nelle acque di Cala Tramontana. Il progetto e’ stato finanziato da Arcus Spa, la società del Ministero dei Beni Culturali per lo sviluppo dell’arte.
A seguito del ritrovamento, grande soddisfazione è stata espressa da Sebastiano Missineo, assessore ai Beni Culturali e dell’Identità siciliana, che ha confermato “l’impegno per rafforzare la già forte immagine di Pantelleria come meta primaria del turismo culturale archeologico mediterraneo. La Sicilia non è seconda a nessuno nello scenario internazionale sia per quantità che per qualità dell’offerta culturale e, in questo senso, la collaborazione con il Ministero dei Beni culturali, che auspichiamo sia sempre più intensa, è fondamentale per sostenere la ricerca della nostra immensa eredità archeologica sommersa”.
Foto da www.beniculturali.it
Impressa sulle monete, una testa di donna identificabile con la dea Tanit.
Nel rovescio invece, una testa di cavallo.
“Ad una prima analisi – dice Pier Giorgio Spanu, docente dell’Universita’ di Sassari – le monete sembrano infatti di epoca sardo-punica e siculo-punica.
Si tratta di conii compresi entro un ambito cronologico tra il 300 e il 264 a.C., anche se la circolazione di tali monete è proseguita fino alla fine del terzo secolo a.C.”.
Foto da www.pantelleria.com
Foto da www.marsalaviva.it
Il ritrovamento ribadisce l’importanza di Pantelleria in epoca punico-ellenistica in qualità di meta di scambi commerciali dalla Sicilia verso l’Africa. Si suppone che il tesoretto di monete fosse originariamente riposto all’interno di un sacchetto o in un altro contenitore in materiale deperibile.
La cronologia delle monete si accorda con la datazione del materiale anforario presente in quantità nella cala, in particolare le anfore greco-italiche e le anfore cartaginesi che sembrano riportare ad un orizzonte cronologico della seconda metà del III secolo a.C.
La presenza del tesoretto lascia invece ben sperare circa la possibile esistenza di un relitto.
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