mercoledì 29 giugno 2011
Delfino spiaggiato a Torvajanica
Litorale romano, oggi: un delfino Tursiops truncatus si è spiaggiato a Torvajanica ed è stato prontamente soccorso. Fortunatamente la spiaggia era affollata per la festività dei SS Pietro e Paolo, patroni di Roma...
:-)
DaYouReporter.it il brevissimo video e la descrizione dell'autore:
Delfino disorientato si arena a Torvaianica (Roma). Soccorso dei biologi dello zoo marine e dalla guardia costiera. Di Maurizio Borella
:-)
DaYouReporter.it il brevissimo video e la descrizione dell'autore:
Delfino disorientato si arena a Torvaianica (Roma). Soccorso dei biologi dello zoo marine e dalla guardia costiera. Di Maurizio Borella
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martedì 28 giugno 2011
Lo squalo ciclope...
Mi sono imbattuta in questo articolo che mostra un feto "anomalo" di bull shark trovato in Messico, a La Paz. Le foto mostrano un piccolo squalo con un muso deforme ed un occhio solo, a mò di ciclope, sopra la bocca. Ovviamente la rete si è subito divisa : "bufala" o mostro?
Nel frattempo dal Messico arriva un Aggiornamento.
Pare che lo squaletto sia stato esaminato da un esperto .
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Si attendono news...anche se è utile ricordare che, in natura, casi simili avvengono frequentemente anche in altre specie animali ;-)
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venerdì 24 giugno 2011
Monete puniche a Pantelleria
Foto da www.beniculturali.it
Freschissima notizia da Blog Sicilia:
Monete puniche nelle acque di Pantelleria
Potrebbe esserci un relitto sommerso
di BlogSicilia 24 giugno 2011 -
Un vero e proprio tesoro al largo di Pantelleria.
Circa 600 monete bronzee del III sec. a.C sono state scoperte nel corso delle indagini archeologiche subacquee per la valorizzazione dei siti sommersi nelle acque di Cala Tramontana. Il progetto e’ stato finanziato da Arcus Spa, la società del Ministero dei Beni Culturali per lo sviluppo dell’arte.
A seguito del ritrovamento, grande soddisfazione è stata espressa da Sebastiano Missineo, assessore ai Beni Culturali e dell’Identità siciliana, che ha confermato “l’impegno per rafforzare la già forte immagine di Pantelleria come meta primaria del turismo culturale archeologico mediterraneo. La Sicilia non è seconda a nessuno nello scenario internazionale sia per quantità che per qualità dell’offerta culturale e, in questo senso, la collaborazione con il Ministero dei Beni culturali, che auspichiamo sia sempre più intensa, è fondamentale per sostenere la ricerca della nostra immensa eredità archeologica sommersa”.
Foto da www.beniculturali.it
Impressa sulle monete, una testa di donna identificabile con la dea Tanit.
Nel rovescio invece, una testa di cavallo.
“Ad una prima analisi – dice Pier Giorgio Spanu, docente dell’Universita’ di Sassari – le monete sembrano infatti di epoca sardo-punica e siculo-punica.
Si tratta di conii compresi entro un ambito cronologico tra il 300 e il 264 a.C., anche se la circolazione di tali monete è proseguita fino alla fine del terzo secolo a.C.”.
Foto da www.pantelleria.com
Foto da www.marsalaviva.it
Il ritrovamento ribadisce l’importanza di Pantelleria in epoca punico-ellenistica in qualità di meta di scambi commerciali dalla Sicilia verso l’Africa. Si suppone che il tesoretto di monete fosse originariamente riposto all’interno di un sacchetto o in un altro contenitore in materiale deperibile.
La cronologia delle monete si accorda con la datazione del materiale anforario presente in quantità nella cala, in particolare le anfore greco-italiche e le anfore cartaginesi che sembrano riportare ad un orizzonte cronologico della seconda metà del III secolo a.C.
La presenza del tesoretto lascia invece ben sperare circa la possibile esistenza di un relitto.
Freschissima notizia da Blog Sicilia:
Monete puniche nelle acque di Pantelleria
Potrebbe esserci un relitto sommerso
di BlogSicilia 24 giugno 2011 -
Un vero e proprio tesoro al largo di Pantelleria.
Circa 600 monete bronzee del III sec. a.C sono state scoperte nel corso delle indagini archeologiche subacquee per la valorizzazione dei siti sommersi nelle acque di Cala Tramontana. Il progetto e’ stato finanziato da Arcus Spa, la società del Ministero dei Beni Culturali per lo sviluppo dell’arte.
A seguito del ritrovamento, grande soddisfazione è stata espressa da Sebastiano Missineo, assessore ai Beni Culturali e dell’Identità siciliana, che ha confermato “l’impegno per rafforzare la già forte immagine di Pantelleria come meta primaria del turismo culturale archeologico mediterraneo. La Sicilia non è seconda a nessuno nello scenario internazionale sia per quantità che per qualità dell’offerta culturale e, in questo senso, la collaborazione con il Ministero dei Beni culturali, che auspichiamo sia sempre più intensa, è fondamentale per sostenere la ricerca della nostra immensa eredità archeologica sommersa”.
Foto da www.beniculturali.it
Impressa sulle monete, una testa di donna identificabile con la dea Tanit.
Nel rovescio invece, una testa di cavallo.
“Ad una prima analisi – dice Pier Giorgio Spanu, docente dell’Universita’ di Sassari – le monete sembrano infatti di epoca sardo-punica e siculo-punica.
Si tratta di conii compresi entro un ambito cronologico tra il 300 e il 264 a.C., anche se la circolazione di tali monete è proseguita fino alla fine del terzo secolo a.C.”.
Foto da www.pantelleria.com
Foto da www.marsalaviva.it
Il ritrovamento ribadisce l’importanza di Pantelleria in epoca punico-ellenistica in qualità di meta di scambi commerciali dalla Sicilia verso l’Africa. Si suppone che il tesoretto di monete fosse originariamente riposto all’interno di un sacchetto o in un altro contenitore in materiale deperibile.
La cronologia delle monete si accorda con la datazione del materiale anforario presente in quantità nella cala, in particolare le anfore greco-italiche e le anfore cartaginesi che sembrano riportare ad un orizzonte cronologico della seconda metà del III secolo a.C.
La presenza del tesoretto lascia invece ben sperare circa la possibile esistenza di un relitto.
mercoledì 22 giugno 2011
Strane creature dal Mar Bianco / 2
Coryphella polaris - Photo by Alexander Semenov
3 mesi fa avevo già parlato di Alexander Semenov, biologo e fotografo russo, e delle strane creature del Mar Bianco che lui ama immortalare in condizioni ambientali proibitive.
Alexander lavora alla White Sea Biological Station (WSBS ovvero Stazione Biologica del Mar Bianco) situata vicino al circolo polare, sulla costa della Baia Kandalaksha del Mar Bianco e si occupa della ricerca e dello studio delle specie marine che vivono in questi ambienti estremi.
Si può seguire il suo lavoro tramite il suo Blog (purtroppo solo in russo) o sulla galleria del suo sito (in inglese).
Per correttezza l'autore specifica che molte creature vengono fotografate in laboratorio (a causa delle loro ridotte dimensioni, o per motivi di ricerca, o per condizioni ambientali limite quali profondità etc.) e poi rilasciate. Ma si tratta pur sempre di foto meravigliose di soggetti al di là della portata di un normale sub.
Eccone alcuni esempi:
Lepidonotus fluorescence -Photo by Alexander SemenovClione - Photo by Alexander Semenov
Tubularia indivisa - Photo by Alexander Semenov
Coryphella verrucosa - Photo by Alexander Semenov
martedì 21 giugno 2011
21 giugno...
Only 4 U ...
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lunedì 20 giugno 2011
Muck dives - consigli
Alcuni semplici consigli per fotografare/riprendere al meglio gli splendidi protagonisti delle cosiddette "muck dives", senza interferire pesantemente con l'ambiente e con le creaturine che amiamo tanto:
Video tratto da Youtube, realizzato da Steve Fish (!) e lo staff del Lembeh Resort ( Stretto di Lembeh -Sulawesi - Indonesia )
Video tratto da Youtube, realizzato da Steve Fish (!) e lo staff del Lembeh Resort ( Stretto di Lembeh -Sulawesi - Indonesia )
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venerdì 17 giugno 2011
Un'immagine per il weekend - D.Doubilet
mercoledì 15 giugno 2011
Et voilà !!!
Il cambio di colore della livrea di un pesce chirurgo della specie Naso hexacanthus
durante una sosta alla "cleaning station" (stazione di pulizia):
Riprese effettuate a Thomas Reef - Sharm El Sheikh - Agosto 2010
durante una sosta alla "cleaning station" (stazione di pulizia):
Riprese effettuate a Thomas Reef - Sharm El Sheikh - Agosto 2010
martedì 14 giugno 2011
Il relitto del Pozzino
Photo by Giovanni Lattanzi - Museo Archeologico di Piombino -
Ricostruzione dell'imbarcazione rinvenuta nella Baia del Pozzino
Photo by Giovanni Lattanzi - Museo Archeologico di Piombino -
Monete ritrovate nel relitto
Photo by Giovanni Lattanzi - Museo Archeologico di Piombino -
contenitori di piombo trasportati dall'imbarcazione romana
Photo by Giovanni Lattanzi - Museo Archeologico di Piombino -
i 136 cilindretti trovati nella cassetta del medico di bordo
Tutte le immagini pubblicate qui sono tratte dal sito ArchArt.
Ho trovato una notizia pubblicata oggi dal Corriere della Sera, relativa ad un antico relitto scoperto lungo la costa di Piombino (Toscana),che mi ha incuriosita molto.
Ho cercato online (Il fatto storico , Discovery, Sito dell'Archeologo Enrico Ciabatti) ma in realtà non si tratta proprio di una "news".
Il relitto di questa antica imbarcazione romana, lunga 15 metri e larga 3, risalente al 140-120 A.C., è stato individuato nella Baia del Pozzino addirittura nel 1974, ad una profondità di 18 metri.
Trasportava materiale vario dai Paesi sulla costa del Mediterraneo orientale : anfore di vino da Rodi, tazze di vetro dall'area Siro-palestinese, lucerne dall'asia Minore, vasi da Cipro, ceramiche da Pergamo ed Atene.
Insieme a questo materiale, nel 1989 è stata rinvenuta anche l'attrezzatura di un medico, presumibilmente quello che prestava servizio a bordo.
Ritrovamento eccezionale, in quanto il materiale contenuto nella sua cassetta, è risultato perfettamente conservato ed in grado di svelarsi dopo 2000 anni: oltre agli usuali strumenti, c'erano anche 136 cilindretti in legno, rivestiti di stagno,che contenevano delle pastiglie verdi (ciascuna di circa tre centimetri di lunghezza e mezzo centimetro di spessore).
Poiché i contenitori erano sigillati, le pillole si sono preservate nonostante i 2 millenni trascorsi sul fondo del mare ed ora (dopo più di 20 anni dal ritrovamento dei cilindretti) gli scienziati dello Smithsonian’s National Zoological Park, sono stati in grado di analizzare i frammenti di DNA in due delle pillole.
Esse contenevano vari tipi di erbe, tra i quali è stato possibile riconoscerne qualcuna: carote, ravanelli, prezzemolo, sedano, cipolla, cavolo, erba medica, achillea ed ibisco.
Un’ipotesi avanzata dagli studiosi, è che le pillole venissero disciolte nell’acqua o nel vino per creare una sorta di integratore da bere durante i lunghi viaggi.
Ricostruzione dell'imbarcazione rinvenuta nella Baia del Pozzino
Photo by Giovanni Lattanzi - Museo Archeologico di Piombino -
Monete ritrovate nel relitto
Photo by Giovanni Lattanzi - Museo Archeologico di Piombino -
contenitori di piombo trasportati dall'imbarcazione romana
Photo by Giovanni Lattanzi - Museo Archeologico di Piombino -
i 136 cilindretti trovati nella cassetta del medico di bordo
Tutte le immagini pubblicate qui sono tratte dal sito ArchArt.
Ho trovato una notizia pubblicata oggi dal Corriere della Sera, relativa ad un antico relitto scoperto lungo la costa di Piombino (Toscana),che mi ha incuriosita molto.
Ho cercato online (Il fatto storico , Discovery, Sito dell'Archeologo Enrico Ciabatti) ma in realtà non si tratta proprio di una "news".
Il relitto di questa antica imbarcazione romana, lunga 15 metri e larga 3, risalente al 140-120 A.C., è stato individuato nella Baia del Pozzino addirittura nel 1974, ad una profondità di 18 metri.
Trasportava materiale vario dai Paesi sulla costa del Mediterraneo orientale : anfore di vino da Rodi, tazze di vetro dall'area Siro-palestinese, lucerne dall'asia Minore, vasi da Cipro, ceramiche da Pergamo ed Atene.
Insieme a questo materiale, nel 1989 è stata rinvenuta anche l'attrezzatura di un medico, presumibilmente quello che prestava servizio a bordo.
Ritrovamento eccezionale, in quanto il materiale contenuto nella sua cassetta, è risultato perfettamente conservato ed in grado di svelarsi dopo 2000 anni: oltre agli usuali strumenti, c'erano anche 136 cilindretti in legno, rivestiti di stagno,che contenevano delle pastiglie verdi (ciascuna di circa tre centimetri di lunghezza e mezzo centimetro di spessore).
Poiché i contenitori erano sigillati, le pillole si sono preservate nonostante i 2 millenni trascorsi sul fondo del mare ed ora (dopo più di 20 anni dal ritrovamento dei cilindretti) gli scienziati dello Smithsonian’s National Zoological Park, sono stati in grado di analizzare i frammenti di DNA in due delle pillole.
Esse contenevano vari tipi di erbe, tra i quali è stato possibile riconoscerne qualcuna: carote, ravanelli, prezzemolo, sedano, cipolla, cavolo, erba medica, achillea ed ibisco.
Un’ipotesi avanzata dagli studiosi, è che le pillole venissero disciolte nell’acqua o nel vino per creare una sorta di integratore da bere durante i lunghi viaggi.
Un paio di immagini d'epoca delle prime campagne di scavo, tratte dal Sito dell'Archeologo Enrico Ciabatti:
Il ritrovamento di uno dei 136 cilindretti
Il recupero di una lucerna ad olio
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lunedì 13 giugno 2011
Micronesia: un essere misterioso
Micronesia - YAP - Luglio 2010
Vorrei tanto sapere il nome di questo ...corallo? che, toccato con il bastoncino metallico, si sbianca di colpo (per poi tornare "normale" qualche minuto dopo).
Mi sono scordata di chiederlo alla guida ed ora pare difficilissimo risalire alla specie :-(
Vorrei tanto sapere il nome di questo ...corallo? che, toccato con il bastoncino metallico, si sbianca di colpo (per poi tornare "normale" qualche minuto dopo).
Mi sono scordata di chiederlo alla guida ed ora pare difficilissimo risalire alla specie :-(
venerdì 10 giugno 2011
Un'immagine per il weekend - A.Petrachi
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lunedì 6 giugno 2011
A special dive buddy :-)
Sharm el Sheikh - Jolanda Reef - Novembre 2006
Qualche minuto di immersione con un buddy un po' speciale (notare il suo ottimo assetto...eh eh ).
Peccato solo che il video sia stato fatto con la macchina foto e la risoluzione lasci a desiderare...
Il video dura pochissimo: in realtà io ed il Napoleone ci siamo accompagnati per 5 minuti buoni, tranquilli, fianco a fianco.
Unica nota negativa: il suo sguardo allibito quando gli chiedevo l'ok !!!!
:-D
Qualche minuto di immersione con un buddy un po' speciale (notare il suo ottimo assetto...eh eh ).
Peccato solo che il video sia stato fatto con la macchina foto e la risoluzione lasci a desiderare...
Il video dura pochissimo: in realtà io ed il Napoleone ci siamo accompagnati per 5 minuti buoni, tranquilli, fianco a fianco.
Unica nota negativa: il suo sguardo allibito quando gli chiedevo l'ok !!!!
:-D
mercoledì 1 giugno 2011
I veri sub si riconoscono sempre...
Natale 2008:
foto C. Moreschi
N.B.: sulla finestrella della casetta c'è la cesta dell'attrezzatura sub...
Pure sotto la neve, in pieno inverno... sempre pronti !
INCORREGGIBILI !!!!
:-)
foto C. Moreschi
N.B.: sulla finestrella della casetta c'è la cesta dell'attrezzatura sub...
Pure sotto la neve, in pieno inverno... sempre pronti !
INCORREGGIBILI !!!!
:-)
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