Il 2011 pare un anno di buon auspicio per i nostri amici squali: buone notizie anche dal Cile!
E’ in approvazione un disegno di legge, proposto da Oceana, per vietare completamente la pratica dello “shark finning” ed il commercio di pinne di squalo.
E’ in approvazione un disegno di legge, proposto da Oceana, per vietare completamente la pratica dello “shark finning” ed il commercio di pinne di squalo.
Notizia da Fish Update, da me liberamente tradotta:
La commissione per la pesca del Senato cileno ha votato venerdì a favore di un disegno di legge volto a tutelare gli squali, vietando il cosiddetto "shark finning" (ossia il taglio delle pinne dello squalo per poi gettare la carcassa di nuovo nell'oceano).
La legge è stata votata favorevolmente dai senatori che hanno partecipato alla sessione: Antonio Horvath, Jaime Orpis e Fulvio Rossi, ed ora deve essere votato in Senato.
"Il Cile è diventato un grande esportatore di pinne di squalo, il che sta gravemente minacciando la loro conservazione. Il voto unanime della commissione è un segnale incoraggiante e speriamo che il nostro Paese possa presto approvare una legge che vieta questa pratica brutale ", ha dichiarato Alex Muñoz, direttore esecutivo di Oceana in Cile.
Il disegno di legge, promosso da Oceana, è stato introdotto al Congresso Nazionale nel gennaio scorso, promosso dai senatori Antonio Horvath, José Antonio Gómez, Jaime Orpis, Hosain Sabag e Carlos Cantero, ed è volto a porre fine alle pratiche di shark finning crescente in Cile.
Delle 30 specie di squali catturati nelle acque cilene, almeno 15 sono soggetti al taglio delle pinne: la verdesca (Prionace glauca) e lo squalo mako (Isurus oxyrhinchus) sono le specie più colpite.
Lo shark finning, tra le altre attività, è responsabile di un calo del 90% a livello mondiale della popolazione di questi animali. Le pinne vengono esportate verso i paesi asiatici, soprattutto in Cina, dove sono utilizzate per fini culinari.
Il servizio doganale nazionale cileno ha rivelato che tra il 2006 e il 2009, 71 tonnellate di pinne di squalo a secco sono state esportate (provenienti da otto specie diverse).
Nel 2006, il governo cileno si è impegnato ad adottare alcune misure di conservazione attraverso un "Piano d'azione nazionale per la Conservazione degli Squali" tra le quali anche l'uso integrale di tutte le parti dello squalo catturato.
In questo modo si cerca di eliminare lo shark finning, incoraggiando lo sbarco di pinne insieme con il corpo.
Gli squali sono predatori e, come tali, hanno un ruolo critico nel mantenimento degli equilibri trofici e la promozione della biodiversità. In effetti, la loro scomparsa può portare instabilità nella catena alimentare e hanno impatti ecologici di grandi dimensioni e negativi sugli ecosistemi marini.
Purtroppo, sono estremamente vulnerabili alla pesca eccessiva e richiedono molti decenni per il recupero: rispetto ad altri pesci, gli squali crescono lentamente, diventano sessualmente maturi relativamente tardi, hanno lunghe gravidanze e hanno generalmente un basso tasso di riproduzione.
Se il progetto sarà approvato, l'asportazione delle pinne sarà vietata e gli squali dovranno essere sbarcati con tutte le loro pinne.
Inoltre, la presenza di pinne "sciolte" a bordo, o il trasporto o il trasferimento di pinne di squalo tra le navi, sarà totalmente vietata.
:-)
Di seguito l'articolo originale (Shark Divers):
Oceana and the Chilean Shark Fin Bill
The Fisheries Committee of the Chilean Senate voted on Friday in favor of placing a bill aimed at protecting sharks by banning finning (cutting the shark’s fins and then throwing the carcass back into the ocean) on the legislative agenda.
The bill was favorably voted by the Senators who attended the session: Antonio Horvath, Jaime Orpis and Fulvio Rossi, and now it must be voted in the Senate chamber.
“Chile has become a large shark fin exporter, which is severely threatening their conservation. The unanimous vote of the Committee is an encouraging signal and we hope that our country can soon pass a law banning such a brutal practice,” stated Alex Muñoz, Executive Director with Oceana in Chile.
The bill, promoted by Oceana, was introduced to National Congress last January, sponsored by Senators Antonio Horvath, José Antonio Gómez, Jaime Orpis, Hosain Sabag and Carlos Cantero, and is aimed at putting an end to increasing finning practices in Chile. Of the 30 species of sharks caught in Chilean fisheries, at least 15 are subject to finning, with the blue shark (Prionace glauca) and the mako shark (Isurus oxyrhinchus) as the most affected species.
Shark finning, among other activities, is responsible for a 90% global decrease in these animal populations. Fins are exported to Asian countries, mainly China, where they are used for culinary purposes.
A Freedom of Information Act request filed by Oceana to the Chilean National Customs Service revealed that between 2006 and 2009, 71 tons of dry shark fins were exported and corresponded to eight different species.
In 2006, the Chilean Government pledged to take conservation measures for sharks through a National Action Plan for Shark Conservation which, among other goals, considers the integral use of caught and retained sharks. To do so, one of its goals is to eliminate finning, encouraging the landing of fins together with the body.
Sharks are top predators in marine ecosystems and as such, they have a critical role in maintaining trophic balances and the promotion of biodiversity. In fact, their disappearance can bring instability to the food chain and have large and negative ecological impacts on the structures and functions of marine communities and ecosystems. Unfortunately, they are highly vulnerable to overfishing and require many decades to recover. Compared with other fish, sharks grow slowly, become sexually mature relatively late, have a long life-span, have long pregnancies and generally have low reproductive rates.
If the bill is approved, among others, shark finning will be banned and sharks will have to be landed with all their fins naturally and completely attached to their bodies. Also, the presence of loose fins on-board, or the transportation or transfer of cut shark fins between vessels, will be totally prohibited.
La commissione per la pesca del Senato cileno ha votato venerdì a favore di un disegno di legge volto a tutelare gli squali, vietando il cosiddetto "shark finning" (ossia il taglio delle pinne dello squalo per poi gettare la carcassa di nuovo nell'oceano).
La legge è stata votata favorevolmente dai senatori che hanno partecipato alla sessione: Antonio Horvath, Jaime Orpis e Fulvio Rossi, ed ora deve essere votato in Senato.
"Il Cile è diventato un grande esportatore di pinne di squalo, il che sta gravemente minacciando la loro conservazione. Il voto unanime della commissione è un segnale incoraggiante e speriamo che il nostro Paese possa presto approvare una legge che vieta questa pratica brutale ", ha dichiarato Alex Muñoz, direttore esecutivo di Oceana in Cile.
Il disegno di legge, promosso da Oceana, è stato introdotto al Congresso Nazionale nel gennaio scorso, promosso dai senatori Antonio Horvath, José Antonio Gómez, Jaime Orpis, Hosain Sabag e Carlos Cantero, ed è volto a porre fine alle pratiche di shark finning crescente in Cile.
Delle 30 specie di squali catturati nelle acque cilene, almeno 15 sono soggetti al taglio delle pinne: la verdesca (Prionace glauca) e lo squalo mako (Isurus oxyrhinchus) sono le specie più colpite.
Lo shark finning, tra le altre attività, è responsabile di un calo del 90% a livello mondiale della popolazione di questi animali. Le pinne vengono esportate verso i paesi asiatici, soprattutto in Cina, dove sono utilizzate per fini culinari.
Il servizio doganale nazionale cileno ha rivelato che tra il 2006 e il 2009, 71 tonnellate di pinne di squalo a secco sono state esportate (provenienti da otto specie diverse).
Nel 2006, il governo cileno si è impegnato ad adottare alcune misure di conservazione attraverso un "Piano d'azione nazionale per la Conservazione degli Squali" tra le quali anche l'uso integrale di tutte le parti dello squalo catturato.
In questo modo si cerca di eliminare lo shark finning, incoraggiando lo sbarco di pinne insieme con il corpo.
Gli squali sono predatori e, come tali, hanno un ruolo critico nel mantenimento degli equilibri trofici e la promozione della biodiversità. In effetti, la loro scomparsa può portare instabilità nella catena alimentare e hanno impatti ecologici di grandi dimensioni e negativi sugli ecosistemi marini.
Purtroppo, sono estremamente vulnerabili alla pesca eccessiva e richiedono molti decenni per il recupero: rispetto ad altri pesci, gli squali crescono lentamente, diventano sessualmente maturi relativamente tardi, hanno lunghe gravidanze e hanno generalmente un basso tasso di riproduzione.
Se il progetto sarà approvato, l'asportazione delle pinne sarà vietata e gli squali dovranno essere sbarcati con tutte le loro pinne.
Inoltre, la presenza di pinne "sciolte" a bordo, o il trasporto o il trasferimento di pinne di squalo tra le navi, sarà totalmente vietata.
:-)
Di seguito l'articolo originale (Shark Divers):
Oceana and the Chilean Shark Fin Bill
The Fisheries Committee of the Chilean Senate voted on Friday in favor of placing a bill aimed at protecting sharks by banning finning (cutting the shark’s fins and then throwing the carcass back into the ocean) on the legislative agenda.
The bill was favorably voted by the Senators who attended the session: Antonio Horvath, Jaime Orpis and Fulvio Rossi, and now it must be voted in the Senate chamber.
“Chile has become a large shark fin exporter, which is severely threatening their conservation. The unanimous vote of the Committee is an encouraging signal and we hope that our country can soon pass a law banning such a brutal practice,” stated Alex Muñoz, Executive Director with Oceana in Chile.
The bill, promoted by Oceana, was introduced to National Congress last January, sponsored by Senators Antonio Horvath, José Antonio Gómez, Jaime Orpis, Hosain Sabag and Carlos Cantero, and is aimed at putting an end to increasing finning practices in Chile. Of the 30 species of sharks caught in Chilean fisheries, at least 15 are subject to finning, with the blue shark (Prionace glauca) and the mako shark (Isurus oxyrhinchus) as the most affected species.
Shark finning, among other activities, is responsible for a 90% global decrease in these animal populations. Fins are exported to Asian countries, mainly China, where they are used for culinary purposes.
A Freedom of Information Act request filed by Oceana to the Chilean National Customs Service revealed that between 2006 and 2009, 71 tons of dry shark fins were exported and corresponded to eight different species.
In 2006, the Chilean Government pledged to take conservation measures for sharks through a National Action Plan for Shark Conservation which, among other goals, considers the integral use of caught and retained sharks. To do so, one of its goals is to eliminate finning, encouraging the landing of fins together with the body.
Sharks are top predators in marine ecosystems and as such, they have a critical role in maintaining trophic balances and the promotion of biodiversity. In fact, their disappearance can bring instability to the food chain and have large and negative ecological impacts on the structures and functions of marine communities and ecosystems. Unfortunately, they are highly vulnerable to overfishing and require many decades to recover. Compared with other fish, sharks grow slowly, become sexually mature relatively late, have a long life-span, have long pregnancies and generally have low reproductive rates.
If the bill is approved, among others, shark finning will be banned and sharks will have to be landed with all their fins naturally and completely attached to their bodies. Also, the presence of loose fins on-board, or the transportation or transfer of cut shark fins between vessels, will be totally prohibited.
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