foto di Neil Hammerschlag
Ultimora da Sharm el Sheikh.
Questa mattina, una turista tedesca settantenne è morta dissanguata a seguito delle ferite inferte da uno squalo che l'ha aggredita mentre nuotava a Middle Garden, di fronte all' Hyatt Resort.
La CDWS ha diramato un ulteriore divieto di balneazione in tutta l'area (escludendo, chissà perchè, il Parco Marino di Ras Mohammed) dopo che venerdì aveva assicurato che tutta la costa da Naama Bay a Nabq (circa 10/15 Km di costa!) era stata attentamente monitorata da 6 gruppi di sub (!) e che il pericolo era cessato dopo aver ucciso 2 squali (un mako e un longimanus)ritenuti colpevoli degli attacchi dei giorni scorsi ai danni di 4 bagnanti.
Secondo alcune fonti, emerge che lo squalo autore dell'attacco di martedì davanti al Coral Bay, un Carcharhinus longimanus fotografato da un istruttore sub pochi attimi prima della tragedia, mostrava evidenti ferite sulla pinna caudale.
Qualche giorno dopo, una coppia di sub svizzeri aveva filmato lo stesso squalo a Ras Mohammed, riconoscibile appunto per le vistose ferite, ed avevano consegnato il materiale alle autorità.
Sapendo che il "colpevole" era ancora in giro, come mai è stato l'ordine di riaprire le spiagge ai bagnanti?
E il problema, è relativo ad un solo esemplare o alla cattiva abitudine di barche da crociera e di locali che "pasturano" gettando in mare esche per far avvicinare pesci e squali per poter ottenere una buona mancia dai clienti?
Più di 4 milioni di turisti che visitano il Mar Rosso ogni anno pretendono che questo argomento venga affrontato in modo serio.
Ultimora da Sharm el Sheikh.
Questa mattina, una turista tedesca settantenne è morta dissanguata a seguito delle ferite inferte da uno squalo che l'ha aggredita mentre nuotava a Middle Garden, di fronte all' Hyatt Resort.
La CDWS ha diramato un ulteriore divieto di balneazione in tutta l'area (escludendo, chissà perchè, il Parco Marino di Ras Mohammed) dopo che venerdì aveva assicurato che tutta la costa da Naama Bay a Nabq (circa 10/15 Km di costa!) era stata attentamente monitorata da 6 gruppi di sub (!) e che il pericolo era cessato dopo aver ucciso 2 squali (un mako e un longimanus)ritenuti colpevoli degli attacchi dei giorni scorsi ai danni di 4 bagnanti.
Secondo alcune fonti, emerge che lo squalo autore dell'attacco di martedì davanti al Coral Bay, un Carcharhinus longimanus fotografato da un istruttore sub pochi attimi prima della tragedia, mostrava evidenti ferite sulla pinna caudale.
Qualche giorno dopo, una coppia di sub svizzeri aveva filmato lo stesso squalo a Ras Mohammed, riconoscibile appunto per le vistose ferite, ed avevano consegnato il materiale alle autorità.
Sapendo che il "colpevole" era ancora in giro, come mai è stato l'ordine di riaprire le spiagge ai bagnanti?
E il problema, è relativo ad un solo esemplare o alla cattiva abitudine di barche da crociera e di locali che "pasturano" gettando in mare esche per far avvicinare pesci e squali per poter ottenere una buona mancia dai clienti?
Più di 4 milioni di turisti che visitano il Mar Rosso ogni anno pretendono che questo argomento venga affrontato in modo serio.
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