venerdì 3 dicembre 2010

Rientra l'allarme squalo a Sharm el Sheikh

Secondo la CDWS (Chamber of Diving and Water Sports) l'allarme squalo a Sharm, è defnitivamente rientrato.

Ecco i comunicati in italiano, da Sinai City:




"La CDWS rende noto che, a seguito delle immersioni esplorative effettuate nella giornata di oggi nella zona di Sharm el Sheikh, è stato inviato un resoconto dettagliato al Ministero del Turismo, circa le positive valutazioni in merito alla sicurezza dell'area di balneazione, richiedendo la revoca del divieto di accesso al mare.
Il Ministero del Turismo ha deliberato la riapertura di tutta l'area dalla giornata di domani, sabato 4 dicembre, decretando di fatto il cessato allarme nella zona.
La CDWS ringrazia tutti i volontari che hanno contribuito col loro tempo, il loro servizio e le loro barche, al fine di condurre le immersioni di oggi.

(dal Comunicato CDWS del 03.12.2010 ore 18:00)

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Il comunicato precedente parlava della cattura di due non meglio specificati squali.
Dalle foto che circolano sul web uno era un povero mako (Isurus oxyrinchus) che non ha niente a che fare con il longimanus (Carcharhinus longimanus):



"Nella giornata di ieri, giovedì 2 dicembre, due squali sono stati catturati dal Parco Nazionale del South Sinai vicino alle coste di Sharm el Sheikh.
Il Parco Nazionale sta attualmente esaminando i risultati delle autopsie. Nessun altro dettaglio è stato fornito al momento dal responsabile del Parco, Dr. Mohammed Salem, circa la motivazione che ha portato all'uccisione dell'animale, invece di trasportarlo in acque sicure per i bagnanti, come era stato precedentemente dichiarato.


I comunicati sanitari dell'ospedale del Cairo informano che le condizioni dei 3 snorkelisti feriti - due donne di nazionalità russa e un uomo di nazionalità ukraina - sono stazionarie. Una delle vittime è ancora in condizioni critiche.
Nella serata di ieri il Ministro del Turismo ha prorogato anche a domani, 4 dicembre, la sospensione di tutte le attività sulla costa di Sharm el Sheikh, con eccezione del parco Nazionale di Ras Mohammed.
La CDWS ha monitorato da vicino tutte le attività svolte, e continua il suo lavoro con l'ausilio di esperti, al fine di capire le cause che hanno scatenato gli attacchi.
Il direttore della CDWS, Hesham Gabr, ha invitato nuovamente a mantenere la calma, dal momento che questo tipo di incidenti sono estremamente rari.
La CDWS, nel suo ruolo di organizzazione di riferimento delle attività acqautiche nel Mar Rosso, ha dichiarato di non desiderare assolutamente che alcun danno venga arrecato ad altri esemplari di squali. Di conseguenza, al fine di prevenire eventuali ulteriori aggressioni, Hesham Gabr ha ricevuto l'autorizzazione dal ministero del turismo e dal Governatore del Sud Sinai ad effettuare alcune immersioni esplorative, con l'ausilio di fotografie dei siti dove sono avvenuti gli attacchi.
In questo momento sei gruppi di subacquei, composti da due fotografi ciascuno, sono in acqua nella zona compresa tra Naama Bay e Nabq. La speranza è che i sopralluoghi subacquei effettuati forniscano risultati positivi, al fine di permettere la normale attività di immersione e snorkeling ai bagnanti, già dalla giornata di domani.
Mr. Gabr ha dichiarato: "Questo incidente ha chiaramente sconvolto la nostra comunità, e la CDWS sta continuando le sue indagini per individuarne le cause. E' altrettanto vero, come evidenziato dagli studiosi dei comportamenti degli squali, che si è trattato di un evento assolutamente inusuale, presumibilmente provocato da attività come la pesca illegale o la pratica di dare cibo ai pesci. In questo momento, vogliamo ancora una volta esperimere la nostra vicinanza alle vittime e alle loro famiglie."

(Comunicato CDWS del 3.12.2010 ore 15:00)

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